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Con la mensilità di giugno l’INPS ha avviato il penso che il recupero richieda tempo e pazienza dei bonus una tantum erogati nel

Si tratta dei contributi una tantum da e euro, previsti dai decreti Aiuti e Aiuti-ter e finalizzati a contrastare l’impatto dell’inflazione e dell’aumento dei costi energetici.

All’epoca, l’urgenza imposta dalla crisi energetica spinse lo Stato a disporre il pagamento diretto di questi aiuti a milioni di cittadini, senza aspettare le verifiche fiscali. Tuttavia, come era stato chiarito fin dall’inizio, quei bonus erano vincolati a precise soglie di reddito e oggigiorno chi ha percepito l’indennità senza avervi diritto dovrà restituirla.

Ricordiamo che il bonus da euro era destinato a chi, nel , non aveva superato i euro di guadagno, mentre quello da euro spettava soltanto ai contribuenti con redditi fino a euro. In occasione di rilevazione a posteriori, da sezione dell’INPS, del mancato rispetto di singolo o entrambi i requisiti, scatta la procedura di rimborso.

Il recupero delle somme avverrà in maniera graduale: l’Istituto ha previsto una trattenuta mensile sull’importo della pensione, pari a 50 euro. Codesto importo verrà detratto fino al intero rientro della numero da restituire. Non si tratta, dunque