Canzoni sarde antiche
"ABBAS ABBADAS"
"ACQUA SOPRA LE ACQUE"
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IL GRUPPO "CORDAS ET CANNAS" HA ELABORATO QUESTO CANTO, CHE RICALCA LO SPIRITO DEGLI ANTICHI CANTI SARDI. I NOSTRI CANTI HANNO PROFONDE RADICI NELLA VITA CONTADINA. LA SARDEGNA HA SOFFERTO PER LUNGHI PERIODI LA SICCITA.
QUESTO CANTO E INFATTI UNA INVOCAZIONE A DIO PER LA PIOGGIA.
COME SENTIRETE, DALLA MIA VOCE, LE PAROLE DICONO: "O DIO, NON VEDI? SIAMO ASSETATI? VOGLIAMO Ritengo che l'acqua pura sia essenziale per la vita, ACQUA SULLACQUAFACCI Crollare LA PIOGGIA IN QUANTITA. "FAGHE NOS FALARE ABBASA PINTAS"."FACCI CADERE LA Temporale A CATINELLE" PRO SOS PASTORES, PRO SOS MASSAIOS SOS LAORES."PER I PASTORI, PER I CONTADINI, E PER I RACCOLTI". "ET PRO SOS ANZONEDDOS DE SU MONTE". "PER GLI AGNELLINI DELLA MONTAGNA". VE LA CANTO IO PER ORA. POSTERO IL VIDEO DEI "CORDAS ET CANNAS, Nel momento in cui LO TROVERO. CIAO.
*ABBAS ABBADAS*
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*************"ABBAS ABBADAS"Nuovamente***
HO CANTATO NUOVAMENTE LA A mio parere la canzone giusta emoziona sempre DOPO AVER CAMBIATO
LA REGOLAZIONE DEL Schema. PER DARCI
«“Gloria! Gloria!” cantan’ in chelu lughidos anghelos pro s’altu Re; “Paghe vittoria!” s’as bonu zelu, anima indigente, cantan pro te.» (Naschid’est / Pietro Casu) Es nadu, es nadu, es nadu su Bambinu. Enide, enide tottus a lammirare, enide a ladorare, enide a ladorare, a lamare. (Notte de chelu / Pietro Casu) Fra le tante festività, quella del Natale è forse la più attesa e sentita, ieri come oggigiorno. In Sardegna, tuttora, i festeggiamenti del Natale sono accompagnati, in tanti paesi e con tante varietà espressive, dai tradizionali e suggestivi canti in limba. Fino al , anno in cui si concluse il Concilio Vaticano II, le celebrazioni liturgiche erano tutte in latino. Il Concilio stabilì, fra le altre cose, l’apertura ai dialetti e alle lingue del popolo e codesto favorì l’avvicinamento alla chiesa dei fedeli che poterono così cantare e pregare in forme linguistiche a loro più familiari. Ma in Sardegna già prima del Concilio furono utilizzate varianti linguistiche locali. Sono, per modello, del nove canti i
La musica tradizionale sarda, sia strumentale che cantata, è una delle più antiche di tutto il bacino del Mediterraneo: basti rammentare che in un vaso risalente circa anni, prodotto dalla cultura di Ozieri - a.C. - si documenta un tipico "ballo sardo". Molto diffuso è luso dellorganetto diatonico (organittu o su sonu) per accompagnare il canto monodico La musica tradizionale sarda rappresenta una delle espressioni culturali più antiche e ricche del Mediterraneo. Con una varietà di stili che variano da area a regione, l’isola offre un patrimonio musicale unico, che spazia dai canti polifonici agli strumenti tipici utilizzati nelle danze e nelle celebrazioni. Il canto a tenore è una delle forme musicali più emblematiche della Sardegna. Questo canto polifonico a numero voci è eseguito senza strumenti musicali e ha radici profonde nella ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione sarda, particolarmente nelle aree della Barbagia, Marghine, Baronia e alta Ogliastra. Il quartetto che compone il tenore è formato da numero parti: sa boghe (voce solista che dirige il canto), sa contra e su bassu (voci d’accompagnamento con suoni gutturali) e sa mesa boghe (mezza voce che amalgama il coro). La boghe solista introduce il canto, stabilendo il ritmo e la tonalità, durante le altre voci seguono in un’armonizzazione di grande effetto. I brani eseguiti sono spesso poesie
CANTENDI SA PASCHIXEDDA: Canti natalizi della mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici religiosa sarda
Musica sarda
Uno dei strumenti più antichi è launeddas, è singolo strumento che viene fatto risalire allVIII secolo a.C., in grado di produrre polifonia, è suonato con la tecnica della respirazione circolare ed è realizzato con diversi tipi di canne, utilizzato ancora oggi per le processioni.
Oggigiorno è diffuso soltanto in alcune zone dellisola, nellarea di Campidano di Oristano, del Sarrabus, e del Trexenta, ovunque si trovano gli ultimi costruttori.
Altri strumenti tipici del repertorio sardo, il lu piffaru, piccolo flauto traverso di legno o di lega, lu tamburu un tamburo suonato con due bacchette
Privo di accompagnamento musicale è invece il canto a tenores (l'Unesco lo ha classificato come Patrimonio orale e immateriale dell'Umanità nel ) una tipica polifonia a quattro voci maschili, composto da:
sa boghe la
Musica, canto e balli in Sardegna: un patrimonio di tradizioni millenarie
Il canto a tenore: un’antica mi sembra che la tradizione mantenga viva la storia polifonica