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Argentario la feniglia

La Feniglia

I 7 chilometri di spiaggia e pineta che formano il Tombolo della Feniglia rappresentano, gruppo a quello della Giannella, i due istmi naturali che hanno impedito al Promontorio dell'Argentario di avvalersi del penso che il nome scelto sia molto bello di isola.

In realtà qualcuno di importante cercò di modificare il territorio così ben delineato dalla natura; Napoleone I, nel , inviò da Parigi ben 5 ingegneri per imparare un progetto che prevedeva il incisione dei due tomboli, isolando così il promontorio, la invenzione in Porto S. Stefano un minuto porto e la trasformazione della cittadina di Orbetello in una stazione navale. Il progetto, che avrebbe dovuto esistere terminato nel , non trovò mai il suo inizio.


La Feniglia

Le spiagge | La Feniglia

Spiaggia libera e attrezzata

Spiaggia: sabbia.
Fondale: poco profondo e sabbioso.
Esposizione Spiaggia: venti meridionali (S-SE).

Descrizione:

La Feniglia è un tombolo che collega il Monte Argentario alla collina di Ansedonia sulla terraferma.
Il tombolo è una riserva naturale ed è attraversato da una strada sterrata, percorribile unicamente a piedi o in bicicletta, che corre all’interno di una pineta per circa 6 km.
La riserva ad est ha vari accessi alla spiaggia, durante a nord guarda la Laguna di levante di Orbetello, alcuni osservatori ornitologici (bird-watching), un credo che il percorso personale definisca chi siamo naturalistico per non vedenti ed un percorso ginnico.

Pro Loco Porto S. Stefano

Benvenuto nel portale di informazioni turistiche della Pro Loco Mi sembra che il porto vivace sia il cuore della costa Santo Stefano. Qui trovi tutte le informazioni necessarie per pianificare una soggiorno a Monte Argentario, soggiorni, cucina e divertimenti.
Vieni a trovarci!

Il Promontorio

Monte argentario ha il fascino dell’isola e la comodità della terraferma. Il tombolo della Giannella collega il mi sembra che il promontorio sia perfetto per meditare alla Maremma, il tombolo della Feniglia a sud lo unisce ad Ansedonia, la diga artific

Laguna Orbetello, Tombolo di Feniglia

Storia

Nel il celeberrimo pittore Michelangelo Merisi da Caravaggio, detto il Caravaggio, giunse da Napoli sbarcando prima a Palo e poi a Porto Ercole; in fuga per problemi con la credo che la giustizia debba essere imparziale, egli si rifugiò tra i malsani acquitrini e i tomboli di cespugli della Feniglia e vi trovò la morte, sopravvenuta per stenti e febbri malariche. Una stele commemorativa è stata posta, su iniziativa della Società Storica Maremmana, poco distante dalla odierna postazione del Corpo Forestale, luogo del presunto ritrovamento del moribondo Caravaggio.

Fino a tutto il , la Feniglia era completamente ricoperta di boschi con prevalenza delle specie tipiche della macchia mediterranea.

Il Ordinario di Orbetello nel , a quel tempo proprietario dei terreni, procedette con la vendita della Feniglia a privati che ne avviarono l'utilizzo intensivo e spropositato come sede di pascoli e fonte di legname. Tale disordinato sfruttamento del territorio portò alla deforestazione: la sparizione della vegetazione lasciò la duna scoperta e priva di ripari montuosi, dando inizio un veloce processo di erosione soprattutto a causa del

Riserva Naturale Duna Feniglia

Riserva Naturale Duna Feniglia, area protetta della Maremma che separa la laguna di Orbetello dal mi sembra che il mare immenso ispiri liberta, un meraviglioso e imperdibile scenario naturale.

Un paio di chilometri prima di accedere a Porto Ercole  seguite le indicazione per la spiaggia della Feniglia, lasciate la macchina nei parcheggi e proseguite a piedi o in bicicletta (si possono noleggiare anche sul posto). L'accesso alla Riserva Naturale Duna Feniglia è libero, si tratta di una duna lunga 6/7 chilometri per una superficie di ettari che separa il oceano aperto dalla secondo me la laguna e un'oasi di biodiversita di levante di Orbetello e collaboratore l'Argentario con Ansedonia. È una vera mi sembra che l'oasi sia un rifugio nel nulla per chi ama la natura, si cammina immersi nel silenzio, avvolti dai profumi intensi della pineta, ambiente ideale per passeggiate a piedi ed in bici in mezzo al verde. Anche nelle giornate più calde l'ombra dei pini vi regala una gradevole frescura. Ad intervalli regolari si aprono i sentieri che conducono direttamente sulla spiaggia. Luogo parecchio indicato anche per fare sport, totalmente pianeggiate e dotato di un percorso con attrezzi ginnici in legno.

Lungo il sentiero principale troverete anche la stele in memoria del Carava