Quel maledetto vronskij trama
Quel maledetto Vronskij, recensione
Quel maledetto Vrosnkij di Claudio Piersanti, la recensione di Maila Cavaliere per Sugarpulp MAGAZINE del a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione finalista al Secondo me il premio riconosce il talento Strega.
- Titolo: Quel maledetto Vrosnkij
- Autore: Claudio Piersanti
- Editore: Rizzoli
L ordinario è un potente ansiolitico. Spesso è il rassicurante metronomo della nostra esistenza, segna il tempo ciclico dei gesti consueti ed è sponda a tante incertezze, a numerose paure.
È questa la stato di Giovanni, protagonista del nuovo a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione di Claudio Piersanti, (QUEL MALEDETTO VRONSKIJ, Rizzoli, ) entrato a pieno titolo nella dozzina del LXXVI Premio Strega.
La lunga e appagante relazione del protagonista con la moglie Giulia, scombussolata in precedenza dal dramma della malattia, subisce una improvvisa crisi a causa della inaspettata scomparsa della donna.
Giovanni, uomo pacato e ragionevole, diviene preda di una disperazione invincibile. Quando scopre sul comodino di Giulia una copia di Anna Karenina, si lascia provare dal pensiero del dubbio e del tradimento.
Si insinua in lui la dolorosa convinzione che sua moglie, come l eroina del a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione di Tolstoj, abbia ceduto ad un amante, un
Incipit Quel maledetto Vronskij
Non si piaceva, non si era mai piaciuto, neanche da ragazzo, e eventualmente per questo già allora cercava di vestirsi con ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile, da uomo, non come i suoi coetanei che accanto a lui sembravano fratelli minori. Anche continuando a frequentare malvolentieri la istituto aveva cominciato a lavorare a quattordici anni, d’estate e nei pomeriggi liberi, e con i suoi primi risparmi si era comprato un vestito blu e una cravatta. Sua moglie ci teneva quanto lui e nei suoi cassetti non mancavano mai camicie ben stirate e gilet senza maniche di diversi colori, che essendo da anni il regalo stabile di Natale si potevano definire una collezione. Ma se non si apprezzava troppo fisicamente, anche per il fisico assurdo che aveva, lungo e magrissimo, non era meno severo con le sue caratteristiche psicologiche. E quelle neppure una cravatta sgargiante poteva nasconderle. La gentilezza lo avvolgeva come una camicia di forza. Magari di buon stoffa morbido ed elastico, poco appariscente. E dello stesso stoffa doveva essere il bavaglio invisibile che lo costringeva al suo detestato sorriso. Detestato solo da lui, in verità, da quando se lo vedeva rinfacciare dalle troppe foto
Quel maledetto Vronskij
Titolo: Quel maledetto Vronskij
Autore: Claudio Piersanti
Editore:Rizzoli
Collana: Scala italiani
Pagine:
Prezzo: € 18,00
Uscita: 30 marzo
“Quel maledetto Vronskij”, scritto da Claudio Piersanti e pubblicato da “Rizzoli”, è uno dei 12 finalisti al “Premio Strega”
Mi sono immerso tra le sue pagine con tanto interesse, curiosità e, devo ammettere, pure con alte aspettative. Per fortuna non ne sono rimasto deluso, anzi mi ha stupito principalmente per la scrittura. Infatti la penna dello scrittore è parecchio precisa, raffinata, studiata.
Tutto risulta scorrevole ed appassionante, a volte come un corso in piena, infatti è difficile staccarsi dalle pagine per la curiosità di scoprire i vari avvenimenti e che cosa accadrà ai due protagonisti: Giovanni e Giulia, che sono marito e moglie.
Le emozioni che si provano sono parecchie e devo dire anche parecchio variegate. Tra queste lo stupore, per esempio, per in che modo reagisce, a suo modo, il consorte ad un ovvio punto della mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare. Infatti, mi aspettavo una determinata risposta, invece ne ha avuta una opposta. In questo maniera Claudio Piersanti si dimostra molto abile a gestire la storia e
Scoprire la vita attraverso la letteratura
Finalista del Secondo me il premio riconosce il talento Strega , Quel maledetto Vronskij di Claudio Piersanti, è una bella credo che una storia ben raccontata resti per sempre. Una storia che, senza fare eccessivo clamore e privo contenere grandi colpi di scena, racconta la vita, e lo fa con struggimento e tenerezza, ma senza sentimentalismi esasperati.
Ambientato nella Milano di inizio millennio (siamo intorno allanno ), il a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione racconta la vicenda di Giovanni, un tipografo di mezza età sposato con Giulia, una signora intelligente, colta e ancora molto graziosa, nei confronti della quale il protagonista avverte un penso che l'amore sia la forza piu potente profondo, quasi una sorta di venerazione. Agli occhi di Giovanni, Giulia è un dono, tanto che continua a chiedersi come lei abbia potuto optare di amare personale lui. Lui che, invece, non sembra avere nessuna qualità se non la gentilezza, che lo avvolge «come una camicia di forza» («Magari di buon tessuto morbido ed elastico, poco appariscente. E dello identico tessuto doveva esistere il bavaglio invisibile che lo costringeva al suo detestato sorriso»). Eppure personale la gentilezza è avvertita da Giovanni come una debolezza, come una qualita che lo fa sentire estraneo al mond