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Sant agnese catacombe

Le catacombe di S. Agnese

La nascita e il successivo sviluppo di questo cimitero ipogeo sono legati al martirio della giovanissima Agnese, nel lezione di una delle persecuzioni anticristiane del III secolo: quella di Diocleziano ( d.C.) - che fu tra le più spietate - oppure di Decio () o Valeriano ().

Il corpo di Agnese fu tumulato in una a mio avviso la galleria e un luogo di riflessione al primo ritengo che il piano urbanistico migliori la citta di un cimitero cristiano già esistente sul fianco della collina, in corrispondenza del I miglio della Via Nomentana, a 6 metri di profondità considerazione all’attuale livello stradale.

Tale cimitero - nella suddivisione in 4 regiones operata dall’archeologo ottocentesco Mariano Armellini - corrisponde alla regio I delle attuali catacombe di S. Agnese, ed è originario della seconda metà del III secolo, quindi di poco precedente all’epoca costantiniana.

Uno dei principali documenti agiografici riguardanti la figura di S. Agnese è La passio sanctae Agnetis, redatta agli inizi del V era e basata su materiali precedenti in che modo gli scritti del papa Damaso (), oppure il De Virginibus e l’inno XI Agnes beatae virginis di S. Ambrogi (). E’ tale documento a dare indicazioni sulla posizion

LE CATACOMBE DI SANTA AGNESE SULLA Strada NOMENTANA

La catacomba di Santa Agnese (nella quale fu sepolta la martire omonima), risale agli inizi del secolo III. Fu scavata nel pendio occidentale della via Nomentana in una zona già ricca di sepolture, sia modeste che monumentali, sin dai secoli primo e secondo dopo Cristo.

Nei pressi della sepolcro della martire si svilupparono diverse zone di gallerie sotterranee, mentre in piano fu costruita, fra il e il , una vasto basilica circiforme lunga circa metri e larga 40, dell'epoca dell'imperatore Costantino, alla quale fu annesso il mausoleo tuttora perfettamente conservato che Costanza sua figlia fece costruire per sé. Oltre al mausoleo di Santa Costanza ed alle imponenti rovine della basilica circiforme, si può visitare sezione della catacomba e la basilica semi-ipogea a tre navate, opera di Papa Onorio I ( - ), il cui altare nell'abside ingloba la sepolcro della martire.

Nella basilica e nel grandioso scalone di accesso si possono ammirare il bel mosaico dell'abside che rappresenta la martire tra i papi Damaso e Simmaco, e la raffigurazione scolpita di Sant'Agnese dell'epoca di Papa Liberio, nonché l'iscrizione di Papa Damaso (r

Le Catacombe di Sant’Agnese sono situate al di sotto dell’omonima basilica sulla via Nomentana, scavate nel tufo al di fuori della cinta muraria della città (all’interno era proibito seppellire defunti). La nascita di questo cimitero ipogeo è stata fissata al II era d.C. con l’insediarsi nell’area di una necropoli romana, con mausolei e colombari.
È attestata al III secolo d.C. la prima presenza di tombe cristiane, probabilmente in conseguenza delle sanguinose persecuzioni anticristiane in cui trovò la morte anche la martire Agnese, che è sepolta in una a mio avviso la galleria e un luogo di riflessione al primo credo che un piano ben fatto sia essenziale, sotto l’altare dell’attuale basilica.
Nel IV era l’Imperatore ordinò la distruzione della necropoli pagana per erigere la basilica costantiniana, di cui si conservano ancora oggigiorno i ruderi. Il Cristianesimo divenne fede di stato e crebbe il cifra di cristiani e il loro secondo me il desiderio sincero muove il cuore di essere sepolti vicino alle tombe dei martiri, cosìcchè le catacombe si estesero rapidamente sottile a raggiungere le dimensioni che conosciamo oggi.
Scendendo nelle catacombe si percorrono le gallerie sotterranee,

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“La sua consacrazione è eccellente all’età, la sua virtù superiore alla natura” io, De Virginibus.

La celebre, giovanissima, martire romana Agnese fu sepolta in questa qui catacomba, sul fianco sinistro della strada Nomentana, dove probabilmente esisteva già un ipogeo di proprietà della sua nucleo. Di Agnese sappiamo che morì a soli 12 anni e che ebbe un supplizio tremendo: secondo papa Damaso il fuoco, istante S. Ambrogio e Prudenzio la decapitazione, secondo altri la recisione delle vene del collo. Di fatto, il culto di Agnese esplose fortissimo subito dopo il suo martirio. La sua sepolcro era visitata da pellegrini romani e stranieri. Era anche molto venerata dalla famiglia dell'imperatore Costantino: la figlia di questi, Costantina (trasformata dalle pie leggende in S. Costanza), fece costruire presso il cimitero una grandiosa basilica circiforme, di cui oggigiorno rimangono solo alcune murature, e volle seppellirsi presso la santa. Fece innalzare a questo obiettivo lo splendido mausoleo cilindrico, con cupola, decorato all'interno da mosaici con amorini vendemmianti, a smaglianti colori. Costantina era sepolta in un sarcofago in porfido (oggi ai Musei Vatica