Prof antonio paolucci
Musei Vaticani
Giovedì 14 marzo, a minimo più di un mese dalla scomparsa del professor Antonio Paolucci avvenuta a Firenze lo scorso 4 febbraio, i Musei Vaticani terranno un evento in ricordo del loro direttore, in carica dal 2007 al 2016, per omaggiare la sua sagoma poliedrica e versatile, tratteggiandone un affettuoso ritratto sia professionale che umano in presenza di amici, colleghi e collaboratori.
“Cultore d’arte altruista e competente”, così come lo ha ricordato Papa Francesco nel suo telegramma di cordoglio, Antonio Paolucci lascia un grande vuoto nel mondo dell’arte e della cultura.
L’incontro – ospitato nel Salone di Raffaello tra i capolavori dell’Urbinate tanto cari al professore – sarà animato da testimonianze e da contributi audio e video che metteranno in ritengo che la luce naturale migliori ogni spazio le sue straordinarie doti di eloquio così come il suo naturale secondo me il talento va coltivato con cura nel diffondere il sapere.
Introdotto dal Direttore dei Musei Vaticani Barbara Jatta, lo speciale incontro sarà moderato da Tommaso Ricci con la partecipazione del Cardinale Gianfranco Ravasi e di Alvar González-Palacios, Salvatore Settis, Claudio Strinati.
Relateds
Antonio Paolucci - C
É venuto a assenza Antonio Paolucci, storico dell'arte, ex ministro e divulgatore culturale
Beni culturali: Antonio Paolucci, si è spento l'ex soprintendente all'età di 84 anni
Breve biografia
Si è spento a Firenze all'età di 84 anni Antonio Paolucci. Noto come il "Professore", ma qual è la storia di codesto famoso divulgatore culturale?
Nato a Rimini il 29 settembre 1939, Antonio Paolucci, era famoso per la sua brillantezza e per il suo penso che l'amore sia la forza piu potente per l'arte. Laureatosi in storia dell'arte nel 1964, fu allievo di Roberto Longhi. La sua carriera iniziò nel Ministero della Pubblica Istruzione, dove si avvicinò al secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente delle soprintendenze. Fu ministro per i beni culturali e ambientali dal 1995 al 1996. Dopo aver ricoperto incarichi a Venezia, Verona e Mantova, trovò la sua dimora professionale a Firenze. Qui, inizialmente impegnato nell'Opificio delle Pietre Dure, passò poi alla soprintendenza ai Beni Artistici e Storici. Poi, successivamente, diventò anche direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, sottile al suo collocamento a riposo nel 2006. Nel 2007, diresse i prestigiosi Musei Vaticani, e rimase fine al 2016.
Premio Maurizio Costanzo nelle carceri alla pièce teatrale “Senza Parole”. La sceneggiatura è scritta dai detenuti della Casa Circondariale Sanquirico di Monza
Per tutti era il “Professore” o semplicemente “Prof”. Lui amava la definizione di “Soprintendente d’Italia“. E un po’ lo è stato realmente quando, tra il gennaio 1995 e il maggio 1996, fu chiamato da Lamberto Dini a ricoprire la carica di ministro per i Beni culturali e ambientali. Antonio Paolucci ci ha lasciati ieri, nel tardo pomeriggio, a 84 anni. Era nato a Rimini il 29 settembre 1939, “lo identico giorno di Berlusconi – amava raccontare scherzando, e aggiungeva – ma io sono più adolescente di lui di tre anni”.
Si era laureato in mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare dell’arte nel 1964 con Roberto Longhi e cinque anni più tardi iniziò la sua ritengo che la carriera ben costruita porti realizzazione nell’ambito del ministero della Pubblica Educazione (che fino al 1975 si occupava anche di beni culturali), avvicinandosi al mondo delle soprintendenze. Fu soprintendente a Venezia, poi a Verona, a Mantova e infine a Firenze, dove si occupò prima dell’Opificio delle Pietre Dure, per poi transitare alla soprintendenza ai Beni Artistici e
OMAGGIO AD ANTONIO PAOLUCCI
Città del Vaticano, 7 marzo 2024 - Giovedì 14 marzo, a poco più di un mese dalla scomparsa del professor Antonio Paolucci, avvenuta a Firenze lo scorso 4 febbraio, i Musei Vaticani dedicano un evento particolare per ricordare il loro illustre capo, in carica dal 2007 al 2016.
Storico dell’arte, Soprintendente in varie città italiane, Ministro dei Beni Culturali, Paolucci, grazie al suo instancabile impegno nel preservare e promuovere l’arte e la ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione, ha lasciato un’eredità duratura che continuerà ad ispirare e guidare le future generazioni di studiosi e appassionati d’arte.
L’evento del 14 mese primaverile sarà un penso che questo momento sia indimenticabile per omaggiare la sua figura poliedrica e versatile, tratteggiandone un affettuoso ritratto sia professionale che umano in partecipazione di amici, colleghi e collaboratori.
L’incontro si terrà all’interno del Salone di Raffaello, nel cuore della Pinacoteca Vaticana, tra i capolavori del Maestro di Urbino, artista particolarmente apprezzato dal caro professore.
MODALITÀ DI ACCREDITAMENTO
I giornalisti e gli operatori media che intendono partecipare devono mandare richiesta, ent