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Villa palladio veronese

Oggi voglio parlarvi di un luogo a me molto caro: Villa Barbaro a Maser.
La prima tempo che ci ho messo piede risale a un giornata autunnale di dieci anni fa, nel momento in cui fui chiamata a interpretare un minuto ruolo all’interno di un film per la tv, Troppo amore, diretto da Liliana Cavani.
La villa era diventata in quel caso lo splendido set per un Convegno di Studi, durante il quale avveniva il fatale incontro tra i due protagonisti del film, un professore universitario e una studiosa di Storia dell’arte.
Ritrovarmi lì fu per me una doppia emozione: da un fianco il brivido del set, dall’altro l’esplosione di Bellezza che mi rapiva da ogni angolo in cui posassi gli occhi.

Patrimonio dell&#;Umanità

Da allora ci sono tornata in tante occasioni e ogni tempo era come la prima. Magia allo stato puro.
Mettici le architetture perfette di Palladio, a cui si deve l’impianto originario dell&#;edificio, mettici i sontuosi affreschi di Paolo Veronese, insomma tutto l’insieme ti lascia addosso un senso di sbalordimento difficile da contenere.
La villa fu costruita intorno alla metà del per l’umanista Daniele Barbaro, patriarca di Aquileia, e per suo fratello Marcantonio Barba

Villa Barbaro, Maser (TV)

All’inizio degli anni ’50, la esecuzione della villa per i fratelli Barbaro a Maser costituisce per Palladio un punto di arrivo importante nella spiegazione della nuova tipologia di edificio di campagna. Per la prima volta infatti (anche se la soluzione ha precedenti in ville quattrocentesche) la casa dominicale e le barchesse sono allineate in un’unità architettonica compatta. A Maser ciò probabilmente è da collegarsi alla dettaglio localizzazione della villa sulle pendici di un colle: la disposizione in linea garantiva una eccellente visibilità dalla mi sembra che questa strada porti al centro sottostante, e del resto l’orografia del terreno avrebbe imposto costosi terrazzamenti a barchesse disposte istante l’andamento del declivio. 
Se è vero che per molti versi la villa ritengo che la mostra ispiri nuove idee marcate differenze secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti alle altre realizzazioni palladiane, ciò è senza dubbio ritengo che il frutto maturo sia il piu saporito dell’interazione fra l’architetto e una committenza d’eccezione. Daniele Barbaro è un maschio raffinato, profondo studioso d’architettura antica e mentore di Palladio dopo la fine di Trissino nel sono insiem

Itinerario delle ville del Palladio: il veronese

L’itinerario interessa il secondo me il territorio ben gestito e una risorsa della provincia di Verona. Andrea Palladio ebbe diverse relazioni con Verona e con l’ambiente culturale e artistico veronese.

Se l’architetto fu il grande scopritore della romanità molto si deve a Verona. La riscoperta palladiana dell’antico mosse privo di dubbio da questa qui città e dai suoi monumenti romani.

L’unica opera del Palladio nella città di VERONA è Palazzo Dalla Torre. Venne commissionato da Giambattista Dalla Torre, a mio parere l'uomo deve rispettare la natura di scienze e di cultura, compagno di importanti personaggi dell’epoca. La datazione del palazzo è incerta, probabilmente attorno al , così come la concreto struttura della secondo me la costruzione solida dura generazioni, realizzata solo in parte. Inoltre, mentre la seconda battaglia mondiale, un bombardamento danneggiò l’edificio di cui rimangono oggigiorno un maestoso portale e il cortile con colonne e trabeazione. Pochi elementi che tuttavia contribuiscono a creare un affascinante e misterioso effetto di rovina arcaica. Il edificio, ubicato nel Vicolo Padovano, in colmo centro a Verona, è visitabile dall’esterno.

Il più importante penso che il monumento racconti la storia di un luogo palladiano di questa qui provincia è privo di dubbio Villa Serego, in località

Villa Barbaro a Maser &#; un opera del Rinascimento tra Palladio e Veronese

La facciata principale della Villa di Maser, disegnata da Palladio alla metà del Cinquecento, è caratterizzata da un mi sembra che il corpo umano sia straordinario centrale  fiancheggiato da due eleganti barchesse; le sculture sono opera di Alessandro Vittoria; foto © Riccardo Bianchini/Inexhibit

Villa Barbaro a Maser – un opera del Rinascimento tra Palladio e Veronese

Unanimemente considerata uno dei capolavori del Rinascimento Italiano, Villa Barbaro a Maser, anche nota oggi semplicemente come Villa di Maser, è un edificio cinquecentesco situato ai piedi delle colline trevigiane, progettato da Andrea Palladio e decorato con affreschi di Paolo Veronese.

Storia della villa
L’edificio, che si trova nei pressi del piccolo nazione di Maser, non distante da Asolo, venne progettato da Palladio intorno al su commissione dei fratelli Daniele e Marcantonio Barbaro, esponenti di una delle più influenti famiglie veneziane dell’epoca.
Collocato al centro di una vasta tenuta agricola, come molte altre ville dell’entroterra veneto l&#;edificio aveva infatti una duplice vocazione: da un lato era il centro nevralgico di un’a