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Chiese normanne palermo

L'approfondimento prosegue con l'invito a guardare una puntata della trasmissione di RAI Penso che la storia ci insegni molte lezioni Italia: viaggio nella bellezza dedicata alle vestigia arichitettoniche della partecipazione islamica in Sicilia.

Un viaggio alla penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti della Palermo arabo normanna, cinquantunesimo sito italiano a entrare dentro, nel luglio , nella lista Unesco del Patrimonio Mondiale. Palermo, con la Cappella Palatina e il Palazzo Concreto, la Cattedrale, il Palazzo della Zisa, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, le Chiese di Santa Maria dell'Ammiraglio e di San Cataldo; ma anche Monreale e Cefalù con le Cattedrali. Gioielli ai quali è dedicato il documentario "Palermo arabo normanna" di Eugenio Farioli Vecchioli, Maura Calefati con la regia di Federico Cataldi e la consulenza scientifica di Ruggero Longo in onda su Rai Storia per "Italia. Viaggio nella bellezza". Le immagini danno vita a un sincretismo che ha generato un originale uno modo architettonico e artistico di valore universale, in cui sono fusi elementi bizantini, islamici e latini, capace di mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo in volta di prodursi in combinazioni uniche. Il sincretismo arabo-normanno ha avuto un forte impatto nel medioevo, contribuendo significativame

da: wikipedia

L'architettura normanna in Sicilia si sviluppò nell'isola durante il periodo della dominazione dei Normanni, i quali sostituirono il proprio potere centralizzato al controllo territoriale degli emiri a partire dal  e ne fecero un regno (dal ), passato quindi alla dinastia sveva nel 

L'architettura arabo-normanna in Sicilia si ispirò a diversi apporti:

  • all'architettura romanica, che si era sviluppata a partire dal X secolo nelle terre di provenienza dei conquistatori e che caratterizza vegetale e aspetto globale di chiese e monasteri di recente fondazione;
  • all'arte bizantina, dominante nel territorio occupato, da cui provengono in particolare le ispirazioni per le decorazioni a mosaico e gli edifici a vegetale centrale;
  • all'architettura araba, della cui presenza in Sicilia prima dell'intervento normanno si è solo supposto, ma la cui sorgente da cui attinsero i nuovi architetti furono le architetture e gli stilemi dell'Egitto fatimide e dall'Africa settentrionale, direttamente o tramite il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente bizantino, per gli elementi decorativi e i palazzi regali.

Altri elementi, come i frequenti riferimenti all'antichità classica, si devono alla mediazione dei tre stili ci

Palermo Arabo Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale: Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio

Piazza Bellini. Sede della Parrocchia di San Nicolò dei Greci.  La chiesa fu costruita, sulle antiche mura della città nel per volere di Giorgio d’Antiochia, ammiraglio al servizio del sovrano normanno

Ruggero II nei pressi del accanto monastero benedettino, fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana nel , da qui il nome “Santa Maria dell’Ammiraglio” o della “Martorana”.

Ciò che caratterizza questa chiesa è l’unione di stili dal arabo-normano al barocco.

Nel XVII era l’abside centrale viene distrutta e sostituita da una recente abside barocca rettangolare, progettata da Paolo Amato. Nel Nicolò Palma progetta un nuovo prospetto, successivo il gusto barocco dell’epoca, che si affaccia sulla mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta. Nel si realizza l’abbassamento del piano della piazza e viene realizzata la scalinata.

All’interno della chiesa il coro del è diviso in due parti in esso sono affrescate le Storie della vita di Gesù di G. Borremans e la Gloria della Vergine di Olivio Sozzi (). A sinistra vi è la Madonna del Rosario di Giuseppe Salerno detto lo Zoppo di Ganci.

L’ingresso contiene due mosaici in origine

Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale

Se volete individuare le meraviglie della Palermo arabo-normanna preparatevi a un tour benestante di fascino e di storia che parte dall'imponentePalazzo dei Normanni, la più antica residenza concreto d'Europa e singolo dei monumenti più visitati della Sicilia. Costruita su iniziativa di Ruggero II, la struttura originale era ricca di torri, portici, giardini pensili, appartamenti reali, ambienti legati alla vita di corte, opicifici tessili e laboratori d'oreficeria. Dopo secoli di totale abbandono, a lasciare dal il Palazzo Reale fu scelto come residenza dai vicerè spagnoli e venne profondamente modificato seguendo le tendenze artistiche del momento. Le tracce delle modifiche sono ben visibili dall'esterno, ma se volete rimanere stupiti dai gioielli arabo-normanni di Palermo dovete entrare nel Palazzo.

La Sala di Ruggero presenta dei suggestivi mosaici raffiguranti scene di caccia risalenti al regno di Guglielmo I, bambino di Ruggero II. Il vero opera, perfetto esempio dell'incontro tra le diverse culture e religioni, è però la Cappella Palatina, costruita nel anno dell'incoronazione di Rugge